Il Progetto

Il progetto Cli-Dare è nato in seguito ad un workshop dal titolo “Le attività di citizen science nel recupero degli antichi dati meteorologici” tenutosi a Milano nel febbraio del 2022 nell’ambito del Quarto Congresso Nazionale AISAM (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia).

L’obiettivo è quello di avviare un percorso di lungo termine che consenta di valorizzare l’enorme potenziale della Citizen Science per il recupero dei molti dati meteorologici raccolti in Italia nel passato, che rimangono ancora confinati solo in archivi cartacei.

Cli-DaRe si propone come contenitore di tutte le iniziative AISAM (sia progetti finanziati che iniziative su base volontaria) volte a perseguire tale obiettivo.

L’esistenza di numerosi dati non ancora recuperati comporta due preoccupazioni principali:

  • I supporti cartacei sono spesso piuttosto deteriorati ed esiste il fondato rischio che una parte dei dati vada persa per sempre;

  • Molti dati che potrebbero fornire utili indicazioni sui cambiamenti climatici in atto non sono disponibili per la ricerca climatologica.

Le azioni necessarie per valorizzare i dati attualmente disponibili solo su supporto cartaceo sono due:

  • La scansione dei documenti, che consiste nel ricavare un’immagine digitale di tutte le informazioni presenti su carta;

  • La successiva trascrizione delle serie di variabili meteorologiche a partire dalle immagini digitali, e la realizzazione di un archivio digitale di dati liberamente accessibile per la comunità scientifica e non.

Il progetto Cli-DaRe – Citizen Science for Italian Climate Data Rescue promuove entrambe le operazioni e si propone di attuare una serie di attività tutte volte al raggiungimento dell’obiettivo finale di rendere disponibile un archivio digitale delle antiche osservazioni meteorologiche del nostro Paese, sia come immagini degli antichi volumi, sia come dati fruibili per la ricerca scientifica.

Progetti AISAM

 

L’iniziativa Cli-DaRe@School è nata con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti delle scuole superiori italiane in un’attività mirata al recupero degli antichi dati meteorologici per il nostro Paese.

Progetti Correlati

ReData - Dalla carta stampata alla digitalizzazione: la conservazione di un patrimonio storico per l’Italia
Si chiama ReData, acronimo di “Recovery of Data” il progetto che l’Associazione Meteonetwork sta portando avanti insieme al Prof. Maurizio Maugeri dell’Università degli Studi di Milano. Il progetto consiste nella digitalizzazione di tutti i dati meteorologici che dal 1879 al 1940 sono stati archiviati presso il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia. Gli archivi storici si trovano attualmente in forma cartacea presso una sala del Dipartimento di Fisica dell’Università Statale di Milano e del CREA-CMA (Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura) di Roma.

Breve storia

Nella seconda metà dell’ottocento, grazie alla capillare diffusione delle reti telegrafiche, diventa possibile ricevere in tempo quasi reale informazioni meteorologiche da tutte le zone sviluppate del Pianeta. Il potenziale applicativo di queste informazioni è enorme in quanto esse sono essenziali per qualsiasi attività previsionale. Nascono quindi in tutti Paesi più avanzati appositi Servizi con il compito di operare in questo settore. In questo contesto, nel 1879, viene fondato in Italia il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia. Uno tra i suoi compiti più importanti è la compilazione del Bollettino Meteorico Giornaliero. Esso riporta già dal suo primo numero i dati di numerose variabili meteorologiche rilevati alle ore 8:00 presso decine di osservatori italiani, insieme a carte meteo che mostrano la distribuzione delle isobare e delle isoterme sul territorio italiano. Completano il bollettino le previsioni meteo per il giorno, allora chiamate “presagi”. Il bollettino si arricchisce poi negli anni successivi e crescono sia le stazioni considerate (esse arrivano a superare il centinaio) che le osservazioni riportate (vengono aggiunte anche le osservazioni della sera precedente). Il bollettino viene redatto in forma pressoché inalterata fino all’ingresso dell’Italia nella seconda guerra mondiale. I bollettini giornalieri sono stati via via raccolti e pubblicati in fascicoli annuali che sono oggi disponibili in vari archivi: una collezione completa si trova al CMA del CREA a Roma. Il lavoro prezioso che l’Associazione Meteonetwork sta svolgendo consiste come primo passo nel digitalizzare queste preziose informazioni che rischiano di andare perse o di deteriorarsi col passare del tempo (Figura 1).

Figura 1: Esempio di foglio cartaceo in cui sono contenute le informazioni relative all’anno 1879

La digitalizzazione tramite interfaccia web

Una volta portate le scansioni in formato digitale, grazie al minuzioso lavoro del nostro socio Luca Ronca, ogni utente, socio o appassionato potrà, attraverso un’apposita dashboard elaborata appositamente dai nostri tecnici informatici, trascrivere in un database tutti quei dati meteo-climatici presenti nelle immagini digitali (Figura 2).

Figura 2: Esempio della dashboard implementata dallo staff tecnico MNW per la trascrizione dei dati L’utente, loggandosi alla pagina, potrà scegliere la città di sua preferenza e gli anni desiderati per compiere questa preziosa operazione, salvaguardando un patrimonio storico per la nostra nazione. Infine all’interno del database potranno essere inserite le principali variabili atmosferiche, come la temperatura, la precipitazione, il vento, la pressione, ma anche lo stato del cielo, che minuziosamente venivano registrate, osservate e trascritte più di 100 anni fa. Questo consentirà quindi a chiunque di poter disporre di dati comodamente consultabili sui quali svolgere analisi e studi per capire meglio il clima e i suoi cambiamenti del passato.
Alpine Weather News
Alpine Weather News è un progetto che si propone di digitalizzare la parte più antica della serie meteorologica di Bolzano attraverso il portale di citizen science Zooniverse. Durante i primi 32 anni della serie (1842-1873) le misure venivano pubblicati regolarmente su un quotidiano locale (da qui il nome del progetto), il che ha permesso ai dati di arrivare fino ad oggi.

Contatti Cli-DaRe

Per ulteriori informazioni o per aderire alle nostre iniziative ci puoi contattare al seguente indirizzo e-mail: cli-dare@aisam.eu

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